Il ""minimo vitale"" non pignorabile per le pensioni è stato stabilito a 1.000 euro dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, di conversione del decreto Aiuti-bis. Questo significa che le pensioni fino a questo importo sono protette dal pignoramento.
La modifica apportata dalla legge 21 settembre 2022 rappresenta un'importante salvaguardia per i pensionati. Questa legge ha alzato il limite di impignorabilità delle pensioni a 1.000 euro, assicurando così che i pensionati abbiano accesso a un ""minimo vitale"" protetto dal pignoramento. Il concetto di ""minimo vitale"" si riferisce all'importo minimo necessario per garantire un livello di vita dignitoso, in grado di coprire le spese essenziali come cibo, alloggio e assistenza sanitaria.
Questa misura è stata introdotta per proteggere i pensionati che potrebbero trovarsi in una situazione finanziaria precaria o che sono debitori in difficoltà. La protezione di una parte della pensione dal pignoramento garantisce che questi individui abbiano ancora la capacità di provvedere alle loro necessità di base, nonostante i debiti o le difficoltà finanziarie.
È importante per i pensionati essere a conoscenza di questo limite di impignorabilità, in quanto fornisce una sicurezza finanziaria di base e li aiuta a pianificare le loro finanze, specialmente se si trovano in situazioni di indebitamento o di recupero crediti.
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