In caso di perdita del lavoro, come per licenziamento, e se ci sono rate da saldare della cessione del quinto, la legge prevede che il datore di lavoro utilizzi il TFR maturato per pagare le rate rimanenti.
La cessione del quinto è un tipo di prestito dove le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio del lavoratore. In caso di perdita del lavoro, come per un licenziamento, può sorgere il problema di come continuare a pagare le rate del prestito. Per queste situazioni, la legge ha previsto una soluzione: il datore di lavoro è tenuto a utilizzare il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) accumulato dal lavoratore per saldare le rate del prestito ancora dovute.
Questa misura garantisce che il prestito possa essere rimborsato anche in caso di perdita dell'impiego, proteggendo sia il lavoratore sia il finanziatore. È importante per i lavoratori essere consapevoli di questa disposizione quando considerano la cessione del quinto, in quanto influisce sulla gestione del proprio TFR in caso di licenziamento o dimissioni.